Birra Blanche vs Weiss: differenze tra stili, gusto e origini

 

Blanche e Weiss non sono la stessa birra, anche se il nome potrebbe trarre in inganno. 
Entrambe nascono in Nord Europa e sono birre di frumento, ma appartengono a tradizioni brassicole profondamente diverse: la Blanche al Belgio, la Weiss alla Germania. Nonostante l’aspetto simile — chiaro e velato — le differenze tra questi due stili “bianchi” sono molte, e vanno dal tipo di frumento impiegato fino al gusto e al bicchiere in cui vengono servite.  

Tra i quattro ingredienti fondamentali della birra c’è un cereale utilizzato come base fermentescibile per ottenere la nostra amata bevanda alcolica. La materia prima in questione è l’orzo, impiegato nella sua forma maltata, il quale dev’essere sempre presente in una ricetta. Eppure la cultura brassicola internazionale assegna un ruolo importante, seppur secondario, anche a un altro cereale: il frumento. Il suo impiego è così radicato che nel tempo si è diffusa l’espressione “birra bianca” per indicare una birra che prevede una percentuale di grano in aggiunta al malto d’orzo.

Addirittura ritroviamo questa indicazione cromatica nei nomi di alcuni stili tradizionali europei, come birra Blanche e birra Weiss, appartenenti rispettivamente al patrimonio birrario di Belgio e Germania e il cui appellativo in entrambi i casi significa letteralmente “bianco”.

Sono dunque tipologie identiche? Oppure esistono grandi e piccole differenze che contraddistinguono le Blanche dalle Weiss?

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Cosa vuol dire birra Blanche?

Le birre Blanche, conosciute anche come Witbier in lingua fiamminga, sono uno stile tradizionale belga appartenente alla famiglia delle birre di frumento. La loro caratteristica distintiva è l’uso di frumento non maltato, che conferisce alla bevanda una consistenza setosa e una leggera torbidità visiva. A differenza di altre birre di frumento, le Blanche si contraddistinguono per una ricetta che include spezie e agrumi, in particolare coriandolo e scorza d’arancia amara, capaci di arricchirne il profilo aromatico con note fresche e agrumate. 

Alla vista si presentano con un colore pallido e opalescente, spesso accompagnato da una schiuma bianca, abbondante e persistente. Il gusto è estremamente leggero e rinfrescante, con una dolcezza contenuta e una chiusura talvolta lievemente acidula, che le rende particolarmente piacevoli nei mesi caldi. È una birra pensata per essere bevuta con facilità, senza rinunciare a un carattere aromatico complesso ma mai invadente. 

 

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Isaac

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Cosa vuol dire birra Weiss?

Le Weiss – note anche con il nome di Weizenbier, ovvero “birra di frumento” in tedesco – sono birre ad alta fermentazione tipiche della tradizione brassicola della Germania meridionale.  

La loro ricetta prevede una percentuale significativa di malto di frumento, solitamente superiore al 50%, che viene sempre utilizzato nella sua forma maltata. Questo ingrediente, insieme ai lieviti specifici del ceppo tedesco, conferisce alle Weiss un profilo aromatico inconfondibile, dominato da sentori fruttati e speziati naturali.

 Esistono diversi tipi di birra Weiss:

  • Dunkelweizen: birre prodotte con malti scuri;
  • Hefeweiss: birre Weiss più diffuse, caratterizzate dai lieviti in sospensione e dal gusto deciso;
  • Kristallweizen: birre filtrate, caratterizzate da un colore più limpido;
  • Weizenbock: variante delle Weiss a bassa fermentazione, caratterizzata da colore scuro e grado alcolico più elevato.


Come viene fatta la birra bianca: l’uso del frumento

Sia la birra Blanche che la Weiss condividono una caratteristica tecnica fondamentale: l’uso del frumento accanto al tradizionale malto d’orzo. Questa scelta non è secondaria, ma anzi è alla base delle peculiarità organolettiche di entrambe le tipologie.  

La percentuale di frumento impiegata varia sensibilmente: nelle Blanche si attesta solitamente tra il 30% e il 50%, mentre nelle Weiss può superare anche il 70%, conferendo alla bevanda una struttura più piena. 

C’è però un’altra differenza, ben più sostanziale, nell’uso del frumento:

  • Nelle birre Weizen il cereale è sempre impiegato in forma maltata;
  • Tradizionalmente nelle birre Blanche il frumento è “crudo”, cioè non maltato.

Infine, le Blanche talvolta permettono l’aggiunta di piccole percentuali di altri cereali (avena, segale, farro), concessione assolutamente vietata nelle Weizen anche per motivi storici – il famoso Editto della Purezza vietava l’uso di cereali diversi dall’orzo per la produzione brassicola, con alcune eccezioni riferite proprio al frumento.


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Box Scorta - 12 Nazionale Bianca 33CL

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L’aromatizzazione nelle blanche

Al di là delle differenze strutturali legate all’uso del frumento, ciò che separa in modo netto le Blanche dalle Weiss è l’approccio all’aromatizzazione. Nella cultura brassicola tedesca, la pulizia e la fedeltà alla ricetta di base sono centrali: le Weizen si limitano all’uso dei quattro ingredienti fondamentali – acqua, malto, luppolo e lievito – con l’aggiunta del solo frumento maltato. Tuttavia, il lievito ad alta fermentazione utilizzato in queste birre è responsabile di un profilo aromatico molto espressivo, che genera naturalmente note di banana matura, chiodi di garofano e, in alcune varianti, accenti che ricordano persino il chewing gum. Questi sentori derivano esclusivamente dalla fermentazione e non da ingredienti aggiuntivi. 

Nelle Blanche, invece, la costruzione aromatica è affidata anche all’impiego deliberato di spezie e agrumi. L’aggiunta di coriandolo e scorza d’arancia amara – in particolare quella della varietà Curaçao – è un tratto distintivo della scuola belga, che interpreta la birra come un’esperienza multisensoriale da arricchire con note agrumate e speziate decise. Il risultato è una birra che si presenta con un bouquet olfattivo immediatamente riconoscibile, fresco e vivace, dove l’interazione tra cereali, spezie e agrumi definisce una personalità aromatica unica e volutamente non neutrale. 

Questa differenza di approccio riflette non solo una scelta stilistica, ma due filosofie brassicole opposte: da un lato il rigore tecnico e fermentativo della tradizione tedesca, dall’altro la libertà creativa e l’uso consapevole degli aromi propri della cultura belga. 

 

L’aspetto di Blanche e Weiss

A livello visivo, Blanche e Weiss si somigliano più di quanto non si differenzino, almeno a un primo sguardo. Entrambe appartengono alla categoria delle birre opalescenti, in cui la presenza di frumento – crudo nelle Blanche, maltato nelle Weiss – contribuisce a creare quella torbidità caratteristica che le rende immediatamente riconoscibili. Tuttavia, l’origine della velatura è diversa: nelle Blanche dipende anche dalla presenza di proteine sospese non coagulabili, mentre nelle Weiss è fortemente influenzata dalla presenza di lieviti attivi in sospensione, soprattutto nella versione Hefeweizen.

In realtà a livello storico esiste una versione limpida delle Weizen – definita Kristallweizen in contrapposizione alle Hefeweizen, decisamente velate che conosciamo tutti – ma questa consuetudine produttiva è quasi totalmente scomparsa. In alcune interpretazioni le Blanche possono apparire meno torbide delle cugine tedesche, ma in genere la velatura è un elemento sempre presente.

Entrambi gli stili si contraddistinguono per una schiuma abbondante, solida e molto persistente. Ambedue le tipologie si presentano con un colore tendente al dorato, sebbene delle birre di frumento tedesche esista una versione “scura” definita Dunkelweizen, in cui il gusto acquista delle sfumature di caramello.

 

Birra Blanche e birra Weizen: altri punti in comune…

A livello visivo, Blanche e Weiss si somigliano più di quanto non si differenzino, almeno a un primo sguardo. Entrambe appartengono alla categoria delle birre opalescenti, in cui la presenza di frumento – crudo nelle Blanche, maltato nelle Weiss – contribuisce a creare quella torbidità caratteristica che le rende immediatamente riconoscibili. Tuttavia, l’origine della velatura è diversa: nelle Blanche dipende anche dalla presenza di proteine sospese non coagulabili, mentre nelle Weiss è fortemente influenzata dalla presenza di lieviti attivi in sospensione, soprattutto nella versione Hefeweizen.

In linea generale, sia le Blanche che le Weiss sono considerate birre estive, nonostante vengano prodotte durante tutto l’anno.

Ovviamente un altro punto in comune è dato dal contributo del frumento a livello organolettico, simile sia nelle Blanche che nelle Weizen.

In questa categoria di birre il frumento gioca un ruolo fondamentale anche nel determinare la percezione tattile: regala rotondità, aumenta la cremosità della schiuma e accentua la sensazione di bevibilità. 

 

…e altre differenze

Oltre alle differenze già evidenziate in termini di ingredienti e aromi, Blanche e Weiss si distinguono anche per aspetti meno evidenti ma ugualmente rilevanti, che ne influenzano la percezione al palato e il rituale di servizio. La Blanche, per esempio, può presentare una leggera nota acidula, generata naturalmente dalla produzione di acido lattico da parte di specifici ceppi di lievito. Questo dettaglio contribuisce a rafforzarne il carattere rinfrescante e a renderla particolarmente adatta a essere consumata in occasioni informali o durante l’estate. Nelle Weiss, al contrario, questa componente è completamente assente, sostituita da una sensazione di maggiore rotondità e da un corpo spesso più pieno e strutturato. 

Anche il bicchiere in cui vengono servite rivela molto della loro origine culturale. Le Blanche, seguendo la tradizione belga, sono solitamente proposte in tumbler bassi e robusti, che esaltano la schiuma densa e permettono un’evaporazione rapida degli aromi agrumati. Le Weiss, invece, vengono servite nel classico weizenbecker, un bicchiere alto e slanciato pensato per contenere la schiuma abbondante e accompagnare l’effervescenza tipica dello stile. 

Queste differenze, seppur sottili, contribuiscono a definire la personalità di ciascuna birra, rafforzando il legame con le rispettive tradizioni e offrendo all’appassionato occasioni di scoperta e confronto sensoriale sempre nuove. 

 


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