Box Scorta - 6 Baladin 33CL
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Birre speziate: guida agli stili
Quando parliamo di spezie, il pensiero corre spesso alla cucina: in ogni cultura del mondo, sostanze aromatiche di origine vegetale arricchiscono i piatti di sapore. Tuttavia, le spezie non si limitano a tavola: anche nella birrificazione il loro ruolo è fondamentale, soprattutto per chi ama le birre speziate, un universo ricco di aromi, storia e creatività brassicola.
L’uso di spezie e erbe aromatiche nella birra ha radici antichissime: già i primi fermentati a base di cereali includevano ingredienti naturali non solo per il gusto, ma anche per le loro proprietà conservanti o addirittura psicotrope. Molto prima che il luppolo diventasse lo standard, le birre venivano insaporite con il gruit, un complesso mix di erbe e spezie che donava complessità e durata alla bevanda. Alcuni stili tradizionali mantengono viva questa eredità: esploriamoli.
Blanche: la freschezza aromatica del Belgio
Le Blanche (anche dette Witbier in fiammingo) sono birre speziate del Belgio. Sono prodotte con un’ampia percentuale di grano non maltato (solitamente la percentuale si aggira intorno al 30%-40% sul totale dei grani) ma soprattutto con un’aromatizzazione molto precisa, ottenuta tramite l’aggiunta di coriandolo e di scorze di arancia amara.
Sono birre tendenzialmente estive, leggere e rinfrescanti, dall’aspetto abbastanza velato e dalla grande forza dissetante. Le due spezie accompagnano e rafforzano queste peculiarità, contribuendo a restituire un generale senso di freschezza ristoratrice. L’alta percentuale di frumento da un lato fornisce sostanza al corpo, dall’altro dona una leggera acidità che ripulisce il palato e invita a un nuovo sorso. Vale la pena ricordare che le Blanche scomparvero totalmente a metà del XX secolo, prima di essere riportate in vita da Pierre Celis, un lattaio che aveva lavorato per uno degli ultimi produttori di questa antica specialità.
Saison: creatività rurale e libertà espressiva
Sempre in Belgio, le Saison raccontano un’altra storia affascinante. Nate nelle fattorie della Vallonia, erano prodotte con ingredienti disponibili localmente e destinate ai lavoratori stagionali. In alcune versioni moderne si usano solo acqua, malto, luppolo e lievito; in altre, invece, si torna alle origini con l’aggiunta di spezie, erbe e cereali alternativi.
La libertà di composizione rende la Saison uno degli stili più interessanti per chi cerca birre con un’impronta aromatica distintiva. Pepe, fiori, agrumi, miele e bacche di ginepro sono solo alcune delle aggiunte frequenti. Ogni birrificio può interpretare questo stile in modo personale, trasformandolo in una tela su cui dipingere profumi e gusti complessi.
Kerstbier: il Natale nel bicchiere
Durante le festività invernali, molte birre diventano veri e propri dolci liquidi. È il caso delle Kerstbier, le tradizionali birre natalizie belghe, spesso arricchite con cannella, zenzero, noce moscata, scorze d’arancia, cacao e vaniglia. Ogni birrificio interpreta questo stile con un proprio mix segreto, evocando i profumi tipici del Natale.
La tradizione si rifà ai tempi medievali, quando il lambswool, una bevanda fermentata a base di mele e spezie, accompagnava le celebrazioni. Le Kerstbier moderne mantengono questa anima conviviale, regalando un’esperienza intensa e avvolgente, perfetta per le serate fredde e i brindisi in compagnia.
Le Stout e l’anima aromatica del Regno Unito
In Gran Bretagna, l’utilizzo di spezie è meno frequente ma non assente. È nel mondo delle Stout che troviamo alcune delle varianti più interessanti. Le Chocolate Stout e le Coffee Stout integrano ingredienti come cacao e caffè per amplificare i sentori tostati.
Dall'altra parte dell’oceano, gli USA hanno rilanciato questa vena creativa con le Pastry Stout: birre robuste, arricchite da vaniglia, nocciole, sciroppo d’acero e invecchiamenti in botti da whisky o rum. Questi esempi dimostrano quanto il confine tra birra e dessert possa essere sottile e affascinante.
Gruit Ale: le antenate senza luppolo
Prima che il luppolo diventasse un ingrediente dominante nella produzione birraria, le birre venivano aromatizzate con una miscela di erbe nota come gruit. Questo composto variava da regione a regione, ma includeva frequentemente achillea, mirto di palude, rosmarino selvatico, ginepro e altre piante locali. Le Gruit Ale sono una rarità oggi, ma rappresentano una testimonianza storica fondamentale: offrono un profilo aromatico complesso, balsamico e a volte resinato, del tutto diverso dalle birre moderne. Alcuni birrifici artigianali stanno riscoprendo questa tradizione, dando nuova vita a una categoria che per secoli è stata lo standard.
Spezie esotiche e nuove frontiere aromatiche nella birra
Negli ultimi anni, la sperimentazione ha portato i birrai a esplorare territori sensoriali inediti grazie all’uso di spezie esotiche. In alcune produzioni si trovano note di cardamomo nero, pepe di Sichuan, fiori di ibisco, galanga o lemongrass, spesso usate in combinazione con lieviti selvaggi o affinamenti in botte. Queste birre si pongono a metà strada tra tradizione e innovazione, e sono particolarmente apprezzate da chi cerca esperienze sensoriali fuori dal comune. L’incontro tra spezie orientali e tecniche brassicole occidentali apre prospettive affascinanti per il futuro del segmento speziato.
Box Scorta - 12 Baladin 33CL
€ 42,00Il box di Baladin contiene 12 bottiglie da 33 cl di birra artigianale Baladin: una gamma di speziate e luppolate scelte per soddisfare ogni palato!
