Dietro le quinte di Baladin, Teo pensava al Beermouth da tempo. Una bevanda ispirata al vermouth, ma modellata sulla birra artigianale, capace di tracciare la strada a una nuova categoria merceologica. Ci voleva una base importante per sostenere la potenza aromatica di 13 botaniche, quelle che tradizionalmente caratterizzano il vermouth piemontese: il Beermouth è nato dalla nostra Xyauyù, da tecniche di estrazione innovative (ultrasuoni e distillazione sottovuoto a bassa temperatura), ma soprattutto dal lavoro congiunto di tre persone.
Dennis Zoppi e Giacomo Donadio, firme internazionali della mixology, hanno lavorato insieme a Teo Musso per dare luce a una bevanda perfettamente armonica, che vuol farsi amare da sola, come aperitivo o dopocena, e diventare al contempo protagonista di contaminazioni, miscelazioni ambiziose e inedite.
Proprio così abbiamo voluto presentare il Beermouth, il 23 ottobre, all’Open Garden di Piozzo: una cena condotta da Cristian Meloni Delrio, chef di Casa Baladin, accompagnata da cocktail totalmente sperimentali, ricette irriconoscibili tra loro con un unico elemento in comune, dominante.
Con noi c’erano i più importanti giornalisti e blogger del settore birrario (e non) della scena nazionale, a testare il Beermouth in tutte le sue forme: liscio, abbinato al cibo attraverso la miscelazione e nei cocktail di quattro barman d’eccezione, David Rios Aguilar, Erick Lorincz, Franco Tucci Ponti e Marian Beke erano con noi, a dimostrare l’estrema versatilità del Beermouth, riconoscibile nelle ricette più creative.
È stata una serata fantastica, sicuramente un momento importante per Birra Baladin: dal giorno successivo, 24 ottobre, il Beermouth sarebbe stato a disposizione del grande pubblico. Per ora le bottiglie disponibili, da 50 cl, sono circa 10.000, distribuite nel settore horeca, specialmente nei cocktail bar, e sugli scaffali dei punti vendita Eataly.
Com’è? Colore ambrato, speziato, con artemisia e rabarbaro in testa, note lievemente balsamiche, dall’accenno agrumato e dal finale acidulo. Abbiamo cercato di rispecchiare il più possibile i dettami del vermouth nel realizzarlo, specialmente per quanto riguarda il dosaggio delle spezie. Se volete saperne di più tenete presente che da oggi, se visitate il nostro birrificio, trovate accanto alla barricaia il “laboratorio delle piante aromatiche”, dove viene prodotto a vista.
Vi chiederete sicuramente quale sia la principale differenza tra la bevanda tradizionale a base di vino e il Beermouth. Sicuramente la texture, più densa, tipica della nostra birra barricata, poi la rotondità e una nota di umami, come in ogni Xyauyù.
Ma questa è solo la nostra versione del Beermouth: l’intenzione è quella di aprire la pista a qualunque birrificio artigianale voglia sperimentare il prodotto, in piena linea con lo spirito di condivisione che caratterizza Birra Baladin. Presto, infatti, il marchio verrà registrato e messo a disposizione di chiunque vorrà adottarlo.
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