Al via, a Dogliani (Cuneo), dal 23 al 25 maggio il Festival della TV, l’appuntamento che ci vede protagonisti da tanti anni e che ospita l’unico evento in Italia interamente dedicato all’universo televisivo in tutte le sue sfaccettature. Un appuntamento ormai irrinunciabile sia per i professionisti del settore sia per il grande pubblico, che qui trova un’occasione unica per esplorare i linguaggi, i protagonisti e le trasformazioni della TV di oggi e di domani.
L’ingresso è gratuito e il programma ospita personalità di spicco provenienti dal giornalismo, dalla televisione, dal cinema, dalla musica e dalla letteratura.
Baladin si occuperà di gestire le attività in Piazza Carlo Alberto, che ospiterà, sul palco, ospiti eccezionali del mondo della cultura, dello spettacolo e della gastronomia.
Ma non è tutto! Durante le giornate si potranno gustare le proposte gastronomiche della cucina del Baladin Open Garden e di street food selezionati da Teo, accompagnate dalle nostre birre, bibite e cocktail artiginali.
Venerdì sera e Sabato, due dj-set eccezionali: Bunna (Africa United) insieme ai Bluebeaters; Maurino Belgeri di Radio Capital e Radio Deejay.
Ecco il programma:
Venerdì 23 maggio
Sabato 24 maggio
Domenica 25 maggio
"Ritrovarsi"
Questo il tema del Festival della TV di quest’anno. Teo ci ha chiesto di riportare il testo che lo descrive perché “Creare occasioni per stare insieme è il tema centrale della mia vita di uomo e imprenditore. Le mie birre come i luoghi che ho creato nascono per favorire lo stare insieme, il trovarsi o ritrovarsi. Mai come quest’anno mi sento vicino al tema di confronto”.
“Viviamo tempi contradditori. Mai come prima siamo interconnessi, possiamo comunicare tra noi ad una velocità impensabile solo pochi anni fa, condividere momenti, luoghi, emozioni. Abbiamo costruito strumenti eccezionali per stare sempre insieme, inventato piattaforme che, nel nome stesso, hanno la dimensione della socialità come presupposto e ci permettono di partecipare alla vita altrui e rendere partecipi gli altri della nostra.
Tutto straordinario in apparenza, la cura definitiva alla solitudine. Eppure. Sembra che, di questi meravigliosi giocattoli, quasi nessuno di noi conosca davvero le istruzioni d’uso. Queste praterie infinite di socialità apparente, troppo spesso, sembrano avere paradossalmente acuito il nostro individualismo, il nostro isolamento, contribuendo a costruire degli avatar di noi stessi, o di come vorremmo apparire, ad uso e consumo di una platea virtuale di altri avatar.
È tempo di recuperare il senso della realtà. Ribaltare la scala dei valori, rimettendo al centro la comunità reale rispetto a quella virtuale. Vivere queste opportunità tecnologiche come strumenti per incidere ancora meglio sulla realtà, e non ridursi, noi, a strumenti di una tecnologia che prenda il sopravvento sulle nostre vite.
C’è bisogno di vita vera, di contatto fisico, di contradditorio. C’è bisogno di ritrovare una profondità che si sta perdendo nel racconto e nell’informazione, oggi il più delle volte sopraffatta dalla superficialità e dalla velocità, che ne è spesso la premessa.
Abbiamo l’opportunità di vivere tempi tecnologicamente straordinari e destinati ad evolvere, in maniera ancora più dirompente, verso scenari che richiederanno una consapevolezza sempre più forte, proviamo a non sprecare questa opportunità.”