Birra didattica prodotta assieme gli studenti

BIRRA DELL’UNIVERSITÀ UNIUD 2019


Il nostro modo di fare... Witbier (Blanche)

Di colore giallo dorato, con una leggera opalescenza e schiuma pannosa compatta e mediamente persistente. Al naso evidenti note agrumate di bergamotto e limone oltre che dell’immancabile coriandolo, accompagnate da una piacevole nota di cereale, soprattutto frumento. In bocca la classica speziatura del coriandolo è molto ben equilibrata con le note degli agrumi e una appena percettibile acidità, che la rendono fresca e beverina.

La gassatura fine e leggera favorisce la bevuta che, dopo un paio di sorsi, riporta in bocca le note vellutate del frumento friulano usato nella ricetta, per poi chiudere in un finale leggermente amaro molto piacevole.

Ingredienti

Acqua, malto d’orzo, malto di frumento, frumento, miscela di spezie e scorze d’agrumi in proporzione variabile, luppolo, zucchero, lievito.

Note degustative

Formati

Note degustative

Formati


Grado alcolico
vol.

Gradi Plato

Colore (EBC)

Grado di amaro (IBU)

Temperatura di servizio

Abbinamenti

La storia della
BIRRA DELL’UNIVERSITÀ UNIUD 2019

Il progetto è nato nel 2018 in collaborazione con l’Università di Udine con l’idea di creare una birra didattica prodotta assieme agli studenti dell'ateneo friulano.

Una delle missioni principali di Baladin è contribuire alla diffusione della cultura birraria è questo importante progetto, proposto a Teo dal professor Stefano Buiatti (docente, all’Ateneo friulano di Tecnologia della birra) con il quale è in atto una collaborazione da anni, rappresenta un tassello fondamentale di questo percorso.

Nel 2018 la prima birra, la Amber Ale mentre nel 2019, nell’ottica di esplorare gli stili birrari, è nata la Bière Blanche.

Teo, assieme al suo team di mastri birrai ha accolto gli studenti e i professori condividendo aule didattiche e spazi di produzione per due giorni.

Si è potuto così, dopo una fase di approfondimento teorico, creare a più mani la ricetta e successivamente passare in produzione per dare il via ad una cotta collettiva che ha entusiasmato tutti.

Sono state utilizzate esclusivamente materie prime italiane, prodotte in parte da Baladin e in parte dall’azienda agraria dell’Ateneo friulano che ha fornito il frumento.

La grafica dell’etichetta e la scelta della bottiglia è stata definita dall’ufficio comunicazione dell’ateneo sempre nell’ambito di un’analisi completa, condivisa con gli studenti, del ciclo di vita del prodotto.

Gli accordi prevedono che la distribuzione in bottiglia, nel solo formato 33 centilitri sarà gestita direttamente dall’Università di Udine mentre il prodotto in fusto sarà servito nella rete dei locali Baladin.

Video ricetta di Casa Baladin

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